In questa recensione ci occupiamo del Samsung Galaxy Fit2, il nuovo smartband del colosso coreano. Il bracciale si pone come una soluzione intermedia tra l’entry-level Galaxy Fit e e il vecchio Galaxy Fit. Rispetto a quest’ultimo, presenta alcune importanti migliorie ed un prezzo di listino decisamente più basso.
Indice:
- Recensione Samsung Galaxy Fit2: valutazione
- Samsung Galaxy Fit2: specifiche
- Galaxy Watch2: unboxing e contenuto della confezione
- Smartband Samsung Galaxy Fit2: panoramica prodotto
- Design ed ergonomia di Fit2
- Display Samsung Galaxy Fit2
- Uso quotidiano e prestazioni di Galaxy Fit2
- Allenamento: tanti sport al polso
- Funzioni dello smartband Samsung
- App e configurazione Galaxy Fit2
- Autonomia Samsung Galaxy Fit2
- Prezzo
- Recensione Samsung Galaxy Fit2: in sintesi
Recensione Samsung Galaxy Fit2: valutazione
[review]
Samsung Galaxy Fit2: specifiche
- Peso: 21g
- Dimensioni (AxLxP): 46.6 x 18.6 x 11.1 mm
- Tipologia display: AMOLED
- Dimensioni Display: 1,1″ (126 x 294 px)
- Impermeabilità: 5 ATM
- RAM: 2MB
- Batteria: 159 mAh
- Sensori: accelerometro, giroscopio, sensore ottico di frequenza cardiaca
- Sistema operativo: FreeRTOS
- Connettività: Bluetooth 5.1
Galaxy Watch2: unboxing e contenuto della confezione
Nella confezione troviamo:
- 1 Samsung Galaxy Fit2
- Cavo di ricarica
- Manuale di istruzioni
Smartband Samsung Galaxy Fit2: panoramica prodotto
Il Samsung Galaxy Fit2 è la nuova versione del famoso Galaxy Fit, il bracciale fitness lanciato nel 2019. Rispetto a quest’ultimo, che aveva un prezzo di listino di 99€, presenta uno schermo più grande ed una batteria più potente. Tuttavia, l’azienda ha deciso di sacrificare i materiali di costruzione, che in questo modello risultano di qualità leggermente inferiore (senza però intaccare l’estetica).
Per questo motivo, il prezzo è più vantaggioso (circa 50€) e colloca questo wearable nella fascia medio-economica, competendo con prodotti molto popolari, ancora più economici, come lo Xiaomi Mi Band 5 e l’Honor Band 5.
Questo smartband può considerarsi inoltre come un upgrade del Galaxy Fit e, la versione economica del Fit, che però aveva grosse mancanze (scarsa autonomia, schermo non a colori, ecc.).
Leggero, comodo da indossare e con uno schermo AMOLED piuttosto luminoso, il Galaxy Fit2 si presenta come un indossabile versatile con buone funzioni, sportive e non, ottimo per chi non ha esigenze più complesse, per le quali è consigliabile l’acquisto di uno smartwatch. Come si può immaginare, è pensato per integrarsi alla perfezione con l’ecosistema Samsung e con gli smartphone dello stesso brand o comunque Android (eccellente in questo caso la sincronizzazione delle notifiche).
Mancano però funzionalità più evolute come il modulo GPS, l’NFC o il sensore per misurare il livello di ossigeno nel sangue (spO2).
Design ed ergonomia di Fit2
In termini di design, l’estetica è simile a quella del modello precedente. Si tratta di un bracciale molto leggero (21 g) e compatto (con uno spessore di circa 11m), realizzato in plastica e con il cinturino in gomma. Quest’ultimo è rimovibile ed intercambiabile. I colori disponibili sono il nero o il più vistoso scarlet.
L’unità principale non presenta alcun tasto fisico, ma solo uno touch posto nella parte inferiore dello schermo; c’è una piccola icona per facilitarne l’individuazione ma, in realtà, è poco visibile: un aspetto sicuramente da migliorare.
Nella parte inferiore della scocca troviamo i pin per la ricarica ed il sensore del battito cardiaco.
Il Fit2 si presenta molto comodo e stabile al polso, soprattutto se comparato con altri wearable (vedi l’Honor Band 5, per esempio) dato che ha un sistema di chiusura costituito da un doppio passante che evita il fastidioso “svolazzamento” della parte eccedente.
Nonostante il downgrade dei materiali rispetto al suo predecessore, lo smartband è nel complesso affidabile e resistente a urti e graffi. Possiede la certificazione 5ATM, dunque è resistente all’acqua fino a 50m di profondità.
Display Samsung Galaxy Fit2
Come già detto, il display del nuovo Fit2 è più grande del vecchio modello. Si tratta di un AMOLED da 1,1″ (27,8mm) con una risoluzione di 126×294 pp ed una luminosità di 450 nits.
Quest’ultima, unita alla tecnologia AMOLED, ha un impatto positivo sulla leggibilità/visibilità dello schermo, nel complesso molto buona, anche quando il bracciale è esposto alla luce diretta del sole. Il display è sicuramente uno dei punti di forza, d’altronde stiamo parlando di Samsung.
Non presenta la modalità always-on, ma è possibile attivare lo schermo girando il polso (naturalmente si può disattivare tale funzione nell’app). In questo senso, il sensore è molto preciso ed immediato.
Dall’app è possibile scegliere tra decine di watchface in base ai propri gusti e alle informazioni che si desidera visualizzare.
Uso quotidiano e prestazioni di Galaxy Fit2
L’esperienza d’uso è piacevole e abbastanza intuitiva: chi ha già avuto a che fare con questo tipo di dispositivi non incontrerà grosse difficoltà ma anche chi è alla prime armi non tarderà a familiarizzarci.
Come anticipato, non ci sono tasti se non quello touch collocato sullo schermo in basso (la cui icona è, ahinoi, difficilmente visibile), utile per attivare/riattivare il display o tornare indietro durante la navigazione.
I comandi sono piuttosto semplici. Facendo swipe a destra, accederemo ai vari widget, personalizzabili nell’app Galaxy Wearable (è possibile aggiungere, rimuovere o cambiare l’ordine di visualizzazione) :
- Riepilogo del giorno con passi, calorie bruciate, ore di sonno, battito cardiaco e distanza percorsa
- Allenamento
- Livello di stress ed esercizi di respirazione
- Cronometro e timer
- Meteo
- Lavaggio delle mani timer
- Conteggio bicchieri d’acqua
- Controllo musica dello smarpthone
- Calendario
- Frequenza cardiaca
- Monitoraggio Sonno
- Conteggio passi
Facendo swipe dall’alto verso il basso, si accede al pannello rapido (anche questo è personalizzabile dall’app). Sarà possibile, per esempio:
- regolare la luminosità
- attivare o disattivare la modalità non disturbare
- accedere direttamente al controllo musicale
- attivare o disattivare la vibrazione
- impostare il blocco acqua
- far squillare il proprio smartphone per trovarlo facilmente (se connesso via BT)
- attivare la modalità buonanotte per una luminosità più bassa e meno fastidiosa
- ripristinare il dispositivo
Allenamento: tanti sport al polso
In quanto all’attività sportiva, il Galaxy Fit2 permette di monitorare una grande varietà di sport, anche questi selezionabili dall’app. E’ possibile memorizzarne sulla fascia solo 10. Tra gli allenamenti disponibili troviamo:
- Corsa
- Camminata
- Ciclismo
- Nuoto
- Altro allenamento
- Escursionismo
- Tapis roulant
- Cyclette
- Allenamento a circuito
- Addominali
- Aerobica
- Arrampicata
- Arti marziali
- Elittica
- Ballo
- Basket
- Boxe
- Calcio
- Canottaggio
- Flessioni
- Kayak
- Salto con corda
- Sollevamento pesi
E’ inoltre possibile per ciascuno sport fissare degli obiettivi (calorie bruciate, durata, km, ecc.). Molto apprezzata è la capacità, non sempre presente negli smartband, di rilevare automaticamente la sessione di allenamento.
Durante la sessione, viene mostrata una comoda sintesi dei dati (tempo trascorso, calorie, battito cardiaco, ecc,) ed è possibile far sì che lo schermo rimanga attivo fino al termine dell’attività (in questo caso però, in allenamenti molto movimentati, ci è capitato di mettere in pausa accidentalmente l’esercizio).
Ovviamente, i dati verranno automaticamente sincronizzati nell’app (Samsung Health) dove sarà possibile visualizzare ulteriori dettagli e informazioni (grafici, zone di frequenza cardiaca, ecc.). Non avendo il modulo GPS, i dati delle attività outdoor dipenderanno esclusivamente dallo smartphone.
Passiamo alla precisione e affidabilità dei sensori e dei dati. Testando il bracciale con altri simili (Honor Band 5 e Mi Band 5), i dati sono apparsi nella maggior parte dei casi assimilabili. Abbiamo notato qualche gap, più che altro per quanto riguarda il battito cardiaco e le calorie.
Il problema del conteggio passi riscontrato dai primi utenti è stato risolto con i nuovi aggiornamenti. L’unica grande discrepanza che abbiamo affrontato è stata durante gli allenamenti a corpo libero (selezionando altro allenamento) dove il numero di calorie bruciate era nettamente inferiore rispetto a quello mostrato dagli altri bracciali (nonostante il profilo utente fosse aggiornato). Problema che si affievolisce con altre attività. Naturalmente, parliamo sempre di stime dato che una puntuale misurazione di alcuni parametri è praticamente impossibile per questi dispositivi.
Nel complesso, è un dispositivo che ci sentiamo di consigliare a chi pratica sport a livello amatoriale e ha solamente bisogno di stime/obiettivi per mantenersi motivato. Esigenze più complesse richiedono prodotti più evoluti (e costosi).
Funzioni dello smartband Samsung
Il Samsung Galaxy Fit2 presenta tutte le funzioni più comuni di uno smartband (come già detto, mancano NFC, GPS e SpO2). Tra queste abbiamo già nominato il conteggio dei passi e la frequenza cardiaca (che può essere impostata su continua o a intervalli di tempo), il monitoraggio del sonno, la gestione della musica direttamente dalla fascia, il conteggio dei bicchieri d’acqua e il lavaggio delle mani, timer, cronometro e sveglie, trova-telefono (o viceversa dall’app).
Molto apprezzato è infine il monitoraggio dello stress e gli esercizi di respirazione che è possibile avviare direttamente dal Fit2.
Per quanto riguarda il tracciamento del sonno, è possibile analizzare le varie fasi (veglia, REM, sonno leggero e sonno profondo) e valutare la complessiva qualità.
La gestione delle notifiche è un aspetto sicuramente positivo (almeno con i dispositivi Android): nell’app è possibile scegliere le app per le quali attivare le notifiche. Queste sono molto puntuali ed in grado di sincronizzarsi con lo smartphone (Android). Dunque, una volta lette su kbracciale, lo risulteranno. anche sullo smartphone.
La possibilità di rispondere con risposte rapide è molto comoda, così come quella di creare risposte personalizzate (nell’app) da usare all’occorrenza.
Comodo anche l’indicatore di notifica (un pallino arancione, anche questo attivabile dall’app) che appare nella schermata principale dello wearable.
App e configurazione Galaxy Fit2
Come spesso accade con gli wearable Samsung, la configurazione è piuttosto semplice ma richiede l’installazione di differenti app. In questo caso: Samsung Health, per i dati del benessere e sport, Galaxy Wearable, per la gestione del dispositivo in sè, ed i plugin Galaxy Fit2 Plugin e Samsung Accessory Service (questi due vengono installati automaticamente durante la configurazione). Per prima cosa, quindi, sarà necessario installare Galaxy Wearable e associare lo smartband allo smartphone.
Galaxy Wearable
Questa applicazione permette la configurazione del Fit2 e la gestione e personalizzazione delle funzioni del bracciale. Per esempio, sarà possibile:
- nella sezione impostazioni salute: settare obiettivi (passi o obiettivi specifici per ciascuno degli sport memorizzati sulla fascia), attivare il rilevamento automatico dell’attività fisica e attivare l’always on durante l’esercizio, personalizzare il monitoraggio dello stress o della frequenza cardiaca (continuo, ogni 30 min, ecc,)
- impostare sveglie, personalizzare i dati del meteo e settare promemoria per il lavaggio delle mani
- gestire le notifiche, decidendo quando e da quale app riceverle; attivare l’indicatore di notifica o personalizzare le risposte rapide
- personalizzare i widget da mostrare direttamente sul bracciale smart e decidere in quale ordine
- impostare la vibrazione, la modalità non disturbare, la modalità buonanotte (luminosità bassa), il blocco in acqua, la luminosità e l’attivazione dello schermo al movimento del polso
- personalizzare le scorciatoie (pannello rapido) sul bracciale
- aggiornare il software e accedere al manuale utente
Naturalmente, dalla schermata principale c’è una scorciatoia per accedere direttamente a Samsung Health.
Samsung Health
Samsung Health è una delle più popolari app per il benessere e lo sport. Con un’interfaccia intuitiva, mostra tutti i parametri essenziali per monitorare la propria attività, sonno e situazione fisica su base giornaliera ma è anche possibile consultare il trend ed il riepilogo settimanale.
Naturalmente, sarà possibile personalizzare il proprio profilo e monitorare i propri obiettivi.
Nella home, è mostrato il numero dei passi della giornata in corso, un resoconto dell’attività (calorie bruciate e distanza percorsa), la cronologia degli allenamenti (cliccando su ciascuno si potranno visualizzare tutti i dettagli inerenti), i dati del sonno, la frequenza cardiaca, il livello di stress e dati da aggiungere manualmente come peso, cibo, pressione arteriosa, glicemia, informazioni sul ciclo o bicchieri di acqua bevuti.
Autonomia Samsung Galaxy Fit2
Per quanto riguarda la durata della batteria, quella integrata è da 159 mAh ed è in grado di garantire un’autonomia di gran lunga superiore al passato, arrivando a circa 10-12 giorni di utilizzo medio-intenso (l’azienda ne dichiara 21 con un uso molto moderato).
La ricarica avviene attraverso il cavo proprietario (un po’ troppo corto) che però non è magnetico ma ad aggancio.
Prezzo
Galaxy Fit2 ha un costo di 49€, un prezzo molto più competitivo rispetto alla vecchia versione, considerando che l’Honor Band 5 e il Mi Band 5 possono essere attualmente acquistati ad un prezzo compreso tra i 30 e i 35€.
Recensione Samsung Galaxy Fit2: in sintesi
E giungiamo alle conclusioni di questa recensione. Il nuovo Samsung Galaxy Fit2 si presenta nel complesso come uno smartband solido e affidabile, con un passo avanti (anche due) rispetto al modello precedente. Possiamo definire il rapporto qualità prezzo adeguato e, finalmente, abbastanza vantaggioso.
Con un design estremamente comodo ed un luminoso display AMOLED, offre un comparto software impeccabile che, combinato all’autonomia e a funzioni di tutto rispetto (sia in termini di fitness tracking, che di funzioni più generali come gestione di notifiche, ecc.), lo rende un’opzione da prendere in considerazione. Il tracciamento dello sport non è sicuramente pensato per lo sportivo incallito (come d’altronde succede con qualsiasi altro smartband) ma fa il suo lavoro. Peccato per l’assenza di funzioni avanzate come il GPS, l’NFC o il monitoraggio del livello di saturazione dell’ossigeno nel sangue.