Quando sostituire la caldaia? Se la tua caldaia a gas inizia a dare qualche segno di cedimento, forse è arrivato il momento di sostituirla con una più efficiente caldaia a condensazione. Vediamo insieme quali sono i segnali che ci aiutano a capirlo.
Quanti anni dura una caldaia?
Il primo fattore da considerare è l’età dell’apparecchio. Solitamente una caldaia a gas dura a lungo, dai 10 fino ai 20 anni. Nella maggior parte dei casi la sostituzione avviene dopo che si è verificato un guasto che non vale la pena riparare; ma se il modello che hai in casa ha superato i 10-15 anni, il consiglio è quello di valutare la sostituzione della caldaia, anche soltanto per avere un apparecchio più moderno e dai consumi ridotti (tutto a beneficio degli importi in bolletta!).
Chi non sa quanti anni ha alle spalle la propria caldaia, magari perché l’ha trovata già installata nell’appartamento, può controllare il libretto di manutenzione o, in sua assenza, la targhetta identificativa che si trova sulla scocca dell’apparecchio (all’esterno o all’interno, a seconda del produttore). Su di essa troveremo codice del modello e la data di produzione dell’apparecchio.
Come capire se la caldaia è da cambiare?
Vediamo invece quali sono i segnali che manifestano o anticipano un malfunzionamento che dovrebbe farci valutare un cambio caldaia in tempi brevi.
1. Mancanza di acqua calda
Se dai rubinetti di casa esce fuori acqua tiepida o fredda anche quando la caldaia è accesa e in funzione, potrebbe esserci un problema all’interno dell’apparecchio, ad esempio il bruciatore che ha smesso di funzionare.
Un tecnico potrà darci ulteriore conferma della causa del problema, escludendo ad esempio che si tratti della temperatura dell’acqua calda sanitaria non correttamente impostata, o di un malfunzionamento del termostato.
2. La caldaia si blocca
Ci sono varie cause che possono portare al blocco della caldaia, come un problema di pressione dell’acqua in circolo nei radiatori. Una pressione troppo bassa infatti manda in blocco la caldaia.
Il proprietario può intervenire per ripristinare la pressione corretta, ad esempio lasciando uscire l’aria eccessiva accumulata nell’impianto di riscaldamento. Ma se i blocchi continuano a verificarsi di frequente nel corso del tempo, probabilmente c’è una perdita in qualche punto dell’impianto.
Un’altra causa di blocco potrebbe essere la mancanza di alimentazione elettrica che arriva all’apparecchio; anche in questo caso, il guasto potrebbe riguardare un componente interno della caldaia (come un magnetotermico saltato).
3. Rumori anomali
Rumori insoliti provenienti dalla caldaia in funzione difficilmente sono un buon segno; soprattutto se sono particolarmente forti o se persistono nel tempo, è necessario ricorrere all’intervento di un tecnico. Dopo aver identificato il problema e ottenuto un preventivo per la riparazione, si potrà valutare se procedere o se è più conveniente procedere con la sostituzione della caldaia a gas con un nuovo modello.
4. Sbalzi di pressione
Come già detto, ripetute perdite di pressione nel corso del tempo fanno supporre una non corretta tenuta dell’impianto. Se guardiamo alla caldaia, la perdita potrebbe essere dovuta ad una guarnizione che non tiene più bene (in questo caso la spesa dell’intervento riparativo dovrebbe essere modesta), oppure ad un componente più costoso (e forse non conveniente) da sostituire, come il diaframma o la valvola a 3 vie.
Ovviamente in seguito allo sfiato manuale di un calorifero, effettuato per lasciare uscire l’aria dall’impianto dopo un periodo di non utilizzo, un abbassamento della pressione è normale!
5. Perdite d’acqua
Anche in questo caso potrebbe trattarsi di un problema ad un componente come un tubo, una guarnizione o una valvola. La sostituzione dovrebbe risolvere il problema.
Se la perdita di acqua si verifica in corrispondenza della valvola di sfogo, potrebbe essere legata ad una pressione troppo alta (sopra i 3 Bar). Sarà quindi necessario far fuoriuscire un po’ di liquido (fino a rientrare nel range 1,2-1,5 Bar) per arrestare il gocciolamento, per poi indagare sul malfunzionamento che ha causato l’innalzamento della pressione.
Quanto costa cambiare caldaia?
Se hai appurato che è arrivato il momento di sostituire la caldaia, sicuramente ti starai chiedendo a quale spesa stai andando incontro, ovvero: quanto costa una caldaia nuova? E quanto costa installare una caldaia? Facciamo un paio di rapide stime:
Prezzo caldaia a condensazione
L’investimento necessario all’acquisto di una caldaia a condensazione, ovvero la tipologia di caldaia più efficiente con cui attualmente vengono sostituiti i vecchi modelli a gas, può variare. Il prezzo di una caldaia a condensazione oscilla tra gli 800 e i 3000 euro.
Costi installazione caldaia
Per il montaggio di una caldaia a condensazione effettuato da un tecnico caldaista autorizzato possiamo invece aspettarci una spesa che va dai 150 ai 300 euro, che però può variare molto in base alla zona d’Italia in cui ci si trova. Se ci si rivolge ad una ditta specializzata sia per la fornitura che per la messa in opera della caldaia, probabilmente riceveremo un preventivo unico.
Cambio caldaia bonus
Chi vuole sostituire il proprio vecchio apparecchio con un nuovo modello ad elevata efficienza energetica, potrà approfittare entro la fine del 2024 delle seguenti detrazioni per caldaie a condensazione:
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Caldaia a condensazione: offerte
Vaillant, Bosch, Viessmann, Beretta, Ariston, Saunier Duval, Immergas e Baxi sono marchi consigliati di caldaie a condensazione. Se vuoi acquistare la tua nuova caldaia online per approfittare dei prezzi più competitivi, ecco una selezione di offerte per te: