In questo approfondimento ci concentreremo sul Bonus Domotica, una speciale agevolazione economica che rientra nella più grande famiglia degli Ecobonus 2024.

Prorogato fino al 31 dicembre 2024, è infatti un’ottima opportunità da sfruttare per implementare la tua smart home dato che prevede una serie di detrazioni fiscali di cui beneficiare se si sostengono spese relative a lavori finalizzati a migliorare il risparmio energetico.

Vediamo di cosa si tratta, come funziona, come richiederlo e a chi spetta.

Ecobonus 2024: come funziona e di cosa si tratta

Come anticipato, la legge di bilancio vede la proroga di importanti detrazioni fiscali per chi intende sostenere spese per svolgere lavori in un’unità immobiliare o in un’abitazione già esistente (sono esclusi, quindi, tutti gli edifici di nuova costruzione), situata in Italia, di qualunque classe catastale e con qualsiasi destinazione d’uso purché dotata di impianto di riscaldamento.

Ed è all’interno del cosiddetto Bonus Casa che troviamo l’Ecobonus 2024 ovvero tutti quei bonus e tutte quelle agevolazioni volti a incentivare gli interventi che hanno come scopo il risparmio di elettricità e la riqualificazione energetica degli edifici.

Tra gli interventi ammessi (questo elenco non è esaustivo) vi sono

  • Miglioramento termico dell’immobile;
  • Installazione di pannelli solari;
  • Sostituzione impianti di climatizzazione invernale;
  • Lavori di domotica/Building Automation.

e puoi scoprire tutte le agevolazioni 2024 per la riqualificazione energetica dalla pagina ufficiale. 

Cos’è il Bonus Domotica?

Il Bonus Domotica prevede la detrazione fiscale di una parte delle spese sostenute per acquistare, installare e mettere in opera apparecchiature che consentono il controllo smart attraverso dispositivi multimediali (come computer, tablet o smartphone) di riscaldamento, climatizzazione e/o produzione dell’acqua calda.

Più in generale, questo speciale ecobonus copre le iniziative che hanno lo scopo di implementare, automatizzare e rendere più efficienti i sistemi di Building Automation perché consentono una gestione efficiente dell’energia e dell’acqua insieme al miglioramento del comfort complessivo dell’abitazione.

 

Quali spese rientrano nel Bonus Domotica?

Le detrazioni fiscali che rientrano nel Bonus Domotica 2024 riguardano sia le spese di acquisto che di installazione di una serie di dispositivi multimediali che possiedono precise funzionalità (come abbiamo appena visto) e caratteristiche.

Nello specifico tali dispositivi intelligenti e apparecchiature devono essere in grado di

  • indicare quali sono i consumi energetici effettivi fornendo periodicamente i dati rilevati attraverso gli appositi canali multimediali;
  • mostrare in tempo reale le condizioni di funzionamento degli apparecchi collegati e la temperatura a cui sono regolati gli impianti;
  • consentire il controllo da remoto ovvero l’accensione, lo spegnimento e la programmazione degli impianti.

Per quanto riguarda l’installazione, invece, sono soggetti a recupero fiscale tramite ecobonus la fornitura e la posa di tutte le apparecchiature elettriche, elettroniche e meccaniche oltre alle opere elettriche e murarie necessarie e alle spese per le prestazioni professionali (che riguardano, ad esempio, la produzione della documentazione tecnica o la direzione dei lavori ma non solo).

Infine, per completezza è giusto dire che non rientra tra le spese detraibili l’acquisto dei dispositivi con cui interagire e controllare da remoto i sistemi domotici e di Building Automation quindi smartphone, tablet e pc.

Quali dispositivi intelligenti rientrano nel Bonus Domotica?

Nel Bonus Domotica rientrano una serie di dispositivi intelligenti quali

  • impianti di riscaldamento e impianti di climatizzazione ovvero sistemi tecnologicamente avanzati che possono essere controllati da remoto e integrati con altre apparecchiature domotiche presenti nell’abitazione. Consentono di regolare la temperatura in modo totalmente personalizzato, migliorare il comfort abitativo, ottenere un prezioso risparmio energetico e ridurre le emissioni di gas che inquinano l’ambiente. Tra i dispositivi vi sono termostati intelligenti e sensori di rilevamento di temperatura e umidità;
  • tende e persiane automatizzate ed elettriche ovvero sistemi oscuranti che si aprono e si chiudono autonomamente in base all’intensità del sole e della luce quindi con lo scopo di mantenere la temperatura all’interno dell’abitazione minimizzando i consumi energetici dell’impianto;
  • sistemi di monitoraggio e di ottimizzazione dei consumi ovvero sistemi intelligenti che rilevano periodicamente i dati relativi ai consumi di energia in casa e che, se abbinati a un impianto fotovoltaico, programmano in modo automatizzato e intelligente l’uso degli elettrodomestici al fine di sfruttare al massimo l’energia autoprodotta.

Bonus Domotica: a quanto ammonta la detrazione?

Il Bonus Domotica consente di beneficiare di una detrazione fiscale IRPEF o IRES pari al 65% della spesa totale sostenuta che viene ripartita in 10 quote annuali di pari importo, a partire dall’anno in cui sono stati effettuati gli interventi.

Per quanto riguarda l’importo è utile, però, un’ulteriore precisazione:

  • Per gli interventi iniziati ufficialmente prima del 6 ottobre 2020 non sussiste un limite massimo di detrazione ammissibile;
  • Per gli interventi con data di inizio di lavori a partire dal 6 ottobre 2020, il limite massimo detraibile grazie all’ecobonus è pari a euro 15.000 per immobile.

Infine, le spese sono cumulabili nell’arco dell’anno.

Ecobonus 2024: come richiedere il Bonus Domotica all’Agenzia delle entrate

Per poter usufruire dell’agevolazione, sarà necessario trasmettere telematicamente all’Enea (Ente Nazionale Efficienza Energetica) entro 90 giorni dal fine lavori o di collaudo la scheda descrittiva dell’intervento ma non solo.

Il soggetto beneficiario della detrazione, ovvero colui che ha sostenuto le spese per l’installazione di un sistema domotico sfruttando questo speciale ecobonus per la domotica, dovrà avere e conservare:

  • la stampa in formato originale della “scheda descrittiva dell’intervento” dove è riportato il codice CPID assegnato dal sito ENEA, firmata dal soggetto beneficiario e da un tecnico abilitato (quest’ultimo nei casi in cui è richiesta l’asseverazione);
  • l’asseverazione redatta da un tecnico abilitato, se richiesta;
  • le schede tecniche dei dispositivi domotici e di Building Automation installati;

e riportare le spese nella successiva dichiarazione dei redditi.

Inoltre, il pagamento dovrà essere tassativamente effettuato tramite bonifico bancario o postale che riporta la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario dell’ecobonus, il numero di partita IVA/codice fiscale del soggetto destinatario del bonifico, il numero e la data della fattura che viene pagata.

Trovi maggiori informazioni nel portale ENEA.

Ecobonus 2024: a chi spetta il Bonus Domotica

La detrazione sugli impianti domotici e sui sistemi di Building Automation può essere richiesta da tutti i contribuenti privati (residenti e non residenti in Italia) e dai contribuenti titolari di impresa con Partita IVA che possiedono un diritto reale sull’immobile (non solo possesso, quindi, ma anche usufrutto, uso, locazione, abitazione o superficie).