In questa guida, ci occuperemo della domotica, argomento che sta riscuotendo sempre più interesse, grazie ai benefici derivanti dal suo utilizzo e alla crescente accessibilità.

Spiegheremo cosa vuol dire domotica, quali sono le sue origini, a cosa serve, pro e contro e come iniziare. Forniremo, inoltre, alcuni esempi ed una panoramica su come creare una casa domotica, con impianto oppure fai da te, e quali prezzi aspettarsi. Aiutati con la tabella qui sotto per trovare rapidamente ciò che cerchi.

Cos’è la domotica: significato

Nell’immaginario collettivo, la domotica viene collegata spesso al concetto di una casa robotizzata. Anche se questa visione è in parte veritiera, la definizione è, in realtà, un po’ più complessa. 

Dunque, cos’è la domotica?

Il termine domotica deriva dall’unione della parola latina domus (casa) e quella greca ticos (che si riferisce alle applicazioni) ed indica lo studio e l’applicazione di tecnologie volte a migliorare la qualità della vita, il comfort e l’efficienza nelle case, negli uffici e nei luoghi frequentati dall’uomo. 

Si tratta di una scienza a cui contribuiscono diverse discipline; tra le altre, citiamo: ingegneria, informatica, elettronica, archittetura e telecomunicazioni.

Normalmente, queste tecnologie sono volte ad automatizzare alcuni processi all’interno dell’abitazione in base a determinati eventi, ottimizzando i consumi e garantendo una maggiore comodità per chi ci abita.

cosa e la domotica significato
Una casa domotica è una casa comoda ed efficiente

Le origini della domotica: timeline

Facendo un passo indietro, è difficile risalire esattamente alle origini della domotica. Probabilmente, il primo riferimento a questa scienza è riconducibile alla fine dell’800, quando il costruttore edile del Wisconsin William Penn Powers creò un regolatore automatico della temperatura, fondando un’azienda che sarebbe diventata, nei tempi moderni, l’attuale Siemens. Qui sotto le tappe più importanti delle origini della domotica:

  • Nel 1907, un hotel di Chicago fu il primo ad utilizzare un impianto di aria condizionata automatico. In quegli stessi anni, furono inventati i maggiori elettrodomestici: lavatrici, aspirapolvere, lavastoviglie, scaldabagni e così via.
  • Nel ’50 alcuni ingegneri statunitensi crearono la prima centralina di controllo per una serie di diversi edifici.
  • Nel 1966, Jim Sutherland, un ingegnere della Westinghouse Corporation, realizzò il primo dispositivo di automazione domestica, chiamato ECHO IV o Electronic Computing Home Operator in grado di controllare, in maniera integrata, la temperatura di ogni stanza e diverse apparrechiature.
  • il 1975 fu un anno importante, quando la Pico Electronics, un’azienda scozzese sviluppò X10, uno degli standard di comunicazione attualmente più usati in domotica che sfrutta la linea elettrica per le trasmissioni.
  • Negli anni a venire, per superare i limiti di questo protocollo, altre aziende svilupparono nuovi standard con focus sulla tecnologia wireless (Insteon, Konnex, Zigbee, Z-Wave, ecc.). 
  • Nel 2010, Nest, acquisita in seguito da Google, iniziò ad occuparsi di prodotti intelligenti pensati appositamente per i consumatori. Abbandonando l’aspetto industriale, produsse nel 2011 la prima versione del suo termostato WiFi (il Nest Learning Thermostat) e diversi rilevatori di sicurezza e telecamere smart con un accento particolare sul design. 
  • Nel 2012, fu la volta di SmartThings, che, 3 anni dopo, entrò a far parte di Samsung. L’azienda raccolse oltre un milione di dollari su Kickstarter per finanziare il suo sistema domotico/hub, con l’invitante promessa di far comunicare tra loro quasi tutti i dispositivi della casa. 
ecosistema smartthings
Fonte: Endgadget
  • Nel 2013, ormai la domotica era sulla bocca di tutti: al CES dello stesso anno tanti furono i prodotti smart, tra cui la presa WiFi WeMo di Belkin. Nello stesso anno, 23 aziende (tra cui LG e Panasonic) si unirono nel progetto AllSeen Alliance, volto a creare un software open-source per la creazione di una tecnologia connessa ampiamente compatibile tra diversi prodotti.
  • Successivamente i grandi colossi tech Apple, Amazon e Google entrarono in scena con le loro soluzioni per la domotica come Apple HomeKit e gli smart speaker Amazon Echo e Google Home.
  • Oggi, le più grandi aziende operanti nel settore stanno lavorando per rendere universalmente compatibili, tramite il protocollo Matter, prodotti e tecnologie per un mercato domotico realmente pensato per l’utente e più facilmente accessibile.

Esempi di domotica: a cosa serve ed applicazioni

Per comprendere meglio cos’è e a cosa serve, ecco alcuni esempi e possibili applicazioni della domotica, residenziale e non:

  • Termoregolazione: un sistema di climatizzazione intelligente può adeguarsi ed essere programmato in base alle condizioni atmosferiche (temperatura, umidità, ecc), in base alla presenza o meno di persone all’interno dell’unità abitativa ed in base ai programmi di queste persone (a che ora vanno a lavoro, tornano, ecc.). Non solo, la domotica può portare un termosifone a spegnersi automaticamente nel caso una finestra sia aperta o permettere casistiche simili. 
bticino smarther controllo diversi termostati
Esempio app termostato Bticino Smarther
  • Illuminazione: come per il clima, anche nel caso delle luci, queste possono adeguarsi in base alle condizioni esterne (alba, tramonto, pioggia, ecc.), alla presenza di persone oppure in base alle abitudini di queste.
  • Impianto elettrico: la domotica rende più sicura ed efficiente la gestione dell’elettricità. Per esempio, è possibile monitorare i consumi ed i carichi di corrente in maniera tale da prevenire un blackout e ridurre gli sprechi; il sistema può spegnere automaticamente gruppi di elettrodomestici quando nessuno è in casa e provvedere all’isolamento e alla protezione in caso di temporali. 
  • Irrigazione giardino: la domotica permette di programmare in maniera intelligente ed automatica l’irrigazione in base agli orari e a condizioni come umidità e pioggia. 
  • Sicurezza e videosorveglianza: un impianto di sicurezza smart è in grado di rilevare tempestivamente pericoli di incendio, fughe di gas, allagamenti, effrazioni e, oltre ad azionare gli allarmi, può comunicare, eventualmente, in tempo reale con la vigilanza o pronto soccorso.
domotica esempi applicazioni
La domotica permette il totale e continuo controllo dell’abitazione
  • Automazione: il funzionamento di diversi componenti della casa può essere programmato in base alle condizione esterne e proprie esigenze. Tapparelle, tende, cancelli e finestre possono aprirsi e chiudersi automaticamente.
  • Controllo da remoto e programmazione: l’illuminazione, il riscaldamento, l’impianto elettrico e gli elettrodomestici possono essere controllati dall’utente, anche quando questi non è in casa.
  • Sistema audio, Home Cinema e videofonia: diverse soluzioni di domotica permettono la gestione (anche vocale) della trasmissione di musica o di contenuti multimediali, oltre che la possibilità di comunicare con altre stanze/zone dell’abitazione anche via video (videocitofoni, interfoni, ecc.)

Domotica: pro e contro

Dando un’occhiata agli esempi di domotica qui sopra, i vantaggi sono presti detti. 

In primis, c’è il risparmio energetico (e quindi economico). Personalizzare il funzionamento di luci, elettrodomestici, condizionatori, caloriferi ecc. in base ai propri costumi e a condizioni esterne rilevanti, permette di evitare inutili sprechi, utilizzando questi dispositivi solo quando c’è n’è il reale bisogno. Non solo. Monitorare i consumi in maniera precisa e puntuale aiuta a tenere sotto controllo la bolletta e a capire dove si può migliorare.

Ovviamente un altro beneficio è la comodità: l’automazione di alcuni processi in casa (accensione e regolazione di termostati, luci, tapparelle e così via) porta l’utente quasi a dimenticarsene; la gestione diventa immediata, integrata e semplice (pensa al controllo vocale). Inoltre, il controllo da remoto porta innegabili vantaggi.

La comodità si trasforma in qualcosa di molto più prezioso nella domotica assistenziale, dove queste tecnologie sono volte a migliorare la vita ad anziani e a persone con disabilità, soprattutto motorie. 

Un pro non indifferente riguarda la sicurezza e la possibilità di tenere sotto controllo l’intera abitazione 24 su 24. 

domotica pro contro
Tramite un’unica interfaccia si possono controllare vari aspetti della casa

E passiamo ai contro della domotica. Quando si tratta di tecnologia, si sa, c’è sempre un lato oscuro.

In questo caso, le preoccupazioni riguardano soprattutto la privacy, l’eventualità di un attacco da parte di hacker e lo scenario che la nostra casa dipenda totalmente da un “computer”. Dunque l’assoluto controllo può venire meno in caso di problemi tecnici e di connessione. 

Tuttavia, le varie aziende lavorano ormai da anni per limitare al massimo la vulnerabilità dei propri sistemi di fronte ad attachi di malintenzionati; ovviamente il consiglio è di scegliere brand affidabili e conosciuti.

Allo stesso modo, anche le limitazioni imposte dalla connessione e dalla natura “robotica” dei dispositivi domotici sono spesso superate dalle stesse aziende, che offrono rapido supporto e alternative in caso di emergenza.

Un ultimo punto debole potrebbe riguardare la compatibilità: per poter avere un sistema domotico integrato, ogni componente deve essere compatibile ed utilizzare gli stessi protocolli di comunicazione (ne parliamo qui sotto). 

In sintesi:

Pro:

    • Risparmio energetico ed economico
    • Comodità: automazione e controllo da remoto/vocale/integrato
    • Sicurezza e controllo totale

Contro:

    • Privacy e rischi di attacchi
    • Problemi tecnici e di connessione

I principali protocolli di comunicazione dei sistemi domotici 

Parlando delle origini della domotica, ci siamo imbattuti in termini come X10, Zigbee, Konnex e così via. Ma di cosa si tratta? 

La domotica ha il compito di far interagire diversi dispositivi ed apparecchiature tra loro, permettendo una gestione integrata ed automatizzata.

Solitamente, un sistema domotico presenta una centralina di controllo, spesso chiamato Gateway o Hub. Per far sì che quest’ultima riesca a comunicare ed inviare i comandi necessari ai vari dispositivi della casa, è necessario utilizzare un protocollo specifico, che può essere cablato o wireless, o misto. Lo stesso è necessario per consentire la comunicazione tra i dispositivi stessi.

I principali standard di comunicazione utilizzati in domotica sono: 

  • Bluetooth
  • WiFi
  • Konnex
  • Zigbee
  • Z-Wave
  • X10
  • Ethernet
  • Thread

Matter: il protocollo universale per la casa domotica

Un aspetto destinato a cambiare il mondo della domotica e della smart home riguarda il sempre più crescente utilizzo di Matter. Si tratta di un nuovo standard di interoperabilità wireless che è stato sviluppato da aziende come Apple, Google, Amazon, Samsung e Zigbee Alliance. Il progetto, precedentemente noto come Project CHIP, è stato ora trasformato in un marchio e formalizzato, prendendo il nome di Matter.

L’obiettivo di Matter è garantire l’intercambiabilità dei dispositivi e la massima comunicazione per il mercato dell’Internet of Things e della domotica, senza dover fare guerra tra marchi e tecnologie diverse. Matter permetterà agli utenti di scegliere i brand che desiderano per le loro case smart, garantendo che i dispositivi funzioneranno insieme senza problemi e con una semplice configurazione.

Se vuoi saperne di più, puoi leggere il nostro approfondimento su Matter.

Creare una casa domotica: come iniziare

Ti starai chiedendo come creare una casa domotica e da quale parte iniziare. A questo punto, è necessaria una premessa. 

Rispetto a qualche anno fa, rendere una casa domotica è diventato più facile e accessibile. Questo perché, mentre prima l’unica soluzione era affidarsi a professionisti specializzati per l’installazione di un impianto domotico, adesso il mercato offre anche prodotti e soluzioni fai da te.

Ovviamente, ciascuna opzione ha i suoi e i suoi contro. Per capire cosa scegliere dovrai interrogarti sulle tue esigenze (e budget). 

Impianto domotica 

La scelta di affidarsi ad un impianto di domotica è consigliata a chi desidera una casa smart al 100% ed è disposto a spendere alcune migliaia di euro.

In questa ottica, la domotizzazione della casa è però da considerarsi come un investimento nel lungo termine che:

  1. massimizza il risparmio (si stima fino al 30%)
  2. aumenta realmente il valore dell’immobile

In Italia, sono presenti diverse aziende che propongono il proprio impianto di domotica. Quale marca scegliere?

Il consiglio è di studiare ogni soluzione in base alle proprie necessità e chiedere un preventivo.

Tra i fattori da considerare durante la scelta, oltre al budget, alle esigenze e caratteristiche della propria casa, non dimenticare la possibilità di personalizzazione e di estendibilità del sistema. 

Queste alcune delle marche di domotica più affidabili:

  • Bticino 
  • Vimar
  • Gewiss
  • Ave
  • Somfy
  • Easydom
  • ABB

Come funziona un impianto domotico

Come già detto, creare un vero e proprio sistema domotico richiede l’intervento di professionisti.

Questi adatteranno gli impianti esistenti della casa (elettrico, termico, idraulico, ecc.) e i vari dispositivi, collegandoli ad una o più centraline di controllo. 

Tramite l’unità centrale, sarà possibile controllare e programmare tutto ciò che avviene in casa. Riscaldamento, illuminazione, irrigazione giardino, audio/video, sicurezza, controllo accessi e tutte le altre applicazioni di cui abbiamo parlato prima.

I comandi possono essere vocali o essere impartiti da un display, un computer, un’app (su smartphone o tablet), un telecomando o utilizzando appositi pulsanti. 

impianto domotica

Il sistema che consente la comunicazione tra l’unità centrale/comandi e le unità periferiche viene definito BUS di campo e si serve di uno o più mezzi fisici (un doppino telefonico, un cavo coassiale, l’alimentazione della rete elettrica, ecc.).

Un impianto domotico può essere centralizzato (tutto dipende dalla centralina di controllo), distribuito (ogni dispositivo può funzionare in maniera indipendente) o misto (più consono per grandi edifici, uffici, ecc.).

Impianto domotica prezzo

Il prezzo di un impianto di domotica può variare in base a numerosi fattori: la complessità del sistema, il numero di componenti, la grandezza dell’abitazione, la personalizzazione richiesta e cosa e come si vuole controllare. 

Un impianto domotico basico per una superficie di almeno 70m2 ha un costo approssimativo di 6000-7000€, ma, in realtà, solo un’attenta analisi dei bisogni e dell’abitazione in questione può portare ad un preventivo preciso. 

Ecobonus domotica

Se hai deciso di installare un impianto domotico, dovresti sapere che, anche quest’anno, la legge di bilancio prevede detrazioni fiscali per coloro che sostengono spese domestiche per aumentare il risparmio energetico. Per maggiori informazioni, consulta la nostra guida dedicata al bonus domotica

Domotica fai da te e domotica wireless (Smart Home)

Se non hai grandi esigenze, il consiglio è di esplorare il fantastico mondo della domotica fai da te. 

domotica fai da te
Esempio di domotica fai da te: con gli smart switch Sonoff (e simili) è possibile domotizzare luci, cancelli e tapparelle

Da una parte abbiamo i progetti fai da te che richiedono conoscenze e competenze tecniche, come quelli realizzati con Arduino e, spesso, Raspberry.

Dall’altra parte abbiamo la domotica fai da te rivolta ad una fetta di pubblico molto più ampia. Si tratta di una domotica di tipo plug and play, semplice da usare e prevalentemente wireless, basata sull’IoT.

Basta acquistare dei dispositivi smart, configurarli e, magari, farli interagire tra loro et voilà, abbiamo una casa domotizzata (almeno in parte), o meglio una smart home.

Domotica con Arduino e Raspberry Pi

Arduino è una piattaforma hardware open-source composta da schede elettroniche e da un microcontrollore che consente la creazione semplificata di prototipi utilizzati per differenti applicazioni, soprattutto nel campo della robotica e delle automazioni.

domotica arduino

Data la semplicità d’uso, la versatilità ed il prezzo economico delle schede Arduino, la piattaforma ha riscosso molto successo tra gli appassionati di tecnologia (i cosiddetti maker), che si dilettano nei tantissimi progetti possibili.

Tra questi, appunto, troviamo quelli di domotica (si possono accendere le luci, automatizzare il funzionamento di diversi dispositivi, controllare cancelli e porte e così via). 

Raspberry Pi è un computer in miniatura su cui è possibile installare diversi software e che può fungere da centralina di controllo (oltre che da Media Center). Dunque è spesso utilizzato con Arduino (che invece si focalizza su progetti hardware) per la domotica fai da te. 

domotica raspberry

Per saperne di più sull’argomento, esistono diversi forum/siti e guide che affrontano la tematica. Qui sotto, alcuni libri:

Tuttavia, tieni a mente che se il progetto che vuoi realizzare richiede modifiche all’impianto elettrico, è necessario affidarsi ad un tecnico, in quanto Arduino non possiede le certificazioni ufficiali dettate dalla legge.

Smart Home, IoT e domotica low-cost

La domotica fai da te plug and play, ovvero ciò che possiamo definire smart home, ha i suoi vantaggi. Nessun sistema cablato, nessun intervento da parte di specialisti e nessuna (o quasi) modifica architettonica o strutturale alla casa.

Molte aziende specializzate nel settore smart home, ormai, mettono a disposizione diversi dispositivi intelligenti low-cost e pronti all’uso, inclusi veri e propri kit per la domotica.

Solitamente tali gadget sono dotati di connettività WiFi o, comunque, utilizzano altri protocolli di comunicazione wireless come Bluetooth, Zigbee e Z-Wave. Dunque parliamo di una domotica basata interamente sull’IoT (Internet of Things).

Se non connessi al WiFi, avranno bisogno di un hub o bridge compatibile per poter essere controllati da remoto o per comunicare con altri dispositivi.

Per citare solo alcuni dei brand più conosciuti del settore della domotica: Xiaomi, IKEA (che ha da poco lanciato un dipartimento dedicato alla smart home), Nest, Philips Hue, D-Link, TP-Link, Sonoff e Netatmo. 

domotica prodotti
Kit domotica Xiaomi

Come creare una casa domotica: prodotti

Se vuoi acquistare prodotti per rendere la casa domotica e non sai da dove iniziare, comincia con il chiederti cosa vuoi rendere smart e quali aspetti vuoi automatizzare.

Abbiamo dedicato una guida specifica ai migliori prodotti di domotica e marche da considerare se vuoi iniziare questo percordo.

Qui sotto trovi, invece, una sintesi delle tipologie di prodotto che una casa intelligente fai da te dovrebbe avere. Naturalmente, ricordiamo che tutte sono controllabili da remoto e totalmente gestibili da app, tramite smartphone, tablet o smartwatch.

  • Termostati WiFi: grazie a questi, sarà possibile gestire la climatizzazione in maniera intelligente. Questa si potrà adattare alle reali esigenze degli utenti, potrà essere programmata in maniera granulare e precisa, potrà attivarsi/disattivarsi in base alla geolocalizzazione, con la possibilità di un monitoraggio dei consumi completo. 
domotica low cost iot
  • Luci e lampadine smart: oltre al controllo da remoto, alla programmazione in base a orari o altri eventi, anche questi dispositivi consentono un risparmio energetico non indifferente.
  • Prese WiFi ed interruttori smart (o smart switch): si tratta dei gadget più versatili. Permettono di controllare il funzionamento degli elettrodomestici tradizionali ai quali sono collegati (lampade, televisori, lavatrici e così via). Alcuni modelli più complessi offrono anche un report dei consumi. Gli smart switch come Sonoff permettono, inoltre, di domotizzare luci, cancelli e tapparelle.
  • Telecamere di videosorveglianza e baby monitor, allarmi, kit di antifurto, sensori e rilevatori. La sicurezza è uno dei campi dove la domotica sta facendo passi da gigante. Tante sono le soluzioni per monitorare i propri ambienti e proteggere i propri cari, ricevendo apposite notifiche in caso ci sia qualcosa che non va. Non solo. Anche il controllo accessi diventa più semplice con prodotti come le serrature smart, dove lo smartphone si trasforma nelle chiavi di casa.
  • Videocitofoni WiFi e spioncini smart: anche in questo caso, munirsi di questi dispositivi può risultare estremamente comodo: per esempio, possiamo sapere chi c’è dietro la porta anche quando non siamo in casa o parlare con i nostri ospiti mentre ci aspettano.
domotica casa come iniziare
  • Robot aspirapolvere, lavavetrilavapavimenti: questi aiutanti rendono le pulizie di casa un lavoro meno faticoso. Non solo si possono programmare, ma possiamo aziornali manualmente da remoto, decidere quale stanza pulire e così via.
  • Tapparelle e Tende smart: automatizzare questi accessori in base alle proprie necessità e in base agli orari/altri eventi esterni è senz’altro una delle azioni più desiderate dagli utenti. Tuttavia, al momento ci si accontenta di automatizzarle con gli interruttori WiFi dato che non sono ancora disponibili in Italia (ma presto arriveranno le tende IKEA).
  • Altri elettrodomestici connessi: smart TV, soundbar, casse WiFi, impianti home theather, condizionatori portatili e non, purificatori d’aria, deumidificatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, frigoriferi, macchine caffè, aspirapolvere e tanto altro. Questa categoria è ancora molto acerba nel nostro paese ma in crescita.
  • Hub di domotica: questi dispositivi, grazie ai protocolli di comunicazione integrati, fungono da intermediari tra i dispositivi connessi compatibili e il tuo smartphone/dispositivo mobile, permettendo di gestire tutto tramite un’unica interfaccia e far interagire tra loro diversi dispositivi attraverso routine o scenari.
  • Smart speaker e smart display: questa categoria è molto importante, in quanto questi altroparlanti riescono ad interfacciarsi e controllare, tramite l’app o la tua voce, tutti i prodotti citati sopra fungendo da veri e propri hub.
  • Telecomandi universali, dongle, TV box e mini PC. Questi ultimi permettono di rendere smart i TV tradizionali, agevolando l’accesso a contenuti multimediali aggiuntivi (Youtube, Netflix, ecc.) e permettendo anche di collegare il telefono al televisore. Prodotti come SwitchBot, Broadlink e simili fungono invece da telecomando universale a infrarossi in grado di controllare qualsiasi apparecchio non connesso (ventilatori, condizionatori, TV, decoder, ecc.).
broadlink domotica fai te low cost
Il broadlink è una soluzione fai da te ed economica per rendere smart apparecchi elettronici tradizionali

Questa era una lista esaustiva ma non completa. Considera che il trend della smart home è in rapida crescita e sempre più aziende propongono modelli connessi dei prodotti che utilizziamo quotidianamente (abbiamo perfino i diffusori di aromi WiFi!). Basta pensare che, soprattutto negli USA, sono già tante anche le soluzioni di arredamento smart: letti, divani, tavolini, ecc. 

Un ecosistema smart home

Tutti i prodotti appena visti funzioneranno in autonomia; inoltre, alcuni potranno interfacciarsi tra loro ed essere controllati tramite un’unica interfaccia (un app, un hub o anche uno smart skeaker/display).

Laddove due prodotti/servizi non siano compatibili direttamente, esistono piattaforme intermediarie come IFTTT, che consentono di creare applet (ricette) personalizzate: per esempio “se prodotto x fa questo, allora fai fare quest’altro a prodotto y”. 

Domotica con comandi vocali

La domotica con comandi vocali permette di controllare con la voce i vari aspetti della casa. Un impianto domotico avanzato dovrebbe prevedere il controllo vocale, grazie alla presenza integrata di un assistente virtuale (che può essere proprietario o di terzi). 

Per la domotica fai da te ed i prodotti IoT, invece, spesso ci si appoggia agli smart speaker e smart display. Si tratta di altoparlanti WiFi dotati di microfoni, che integrano al loro interno un assistente vocale. Un’intelligenza artificiale in grado di interpretare il linguaggio ed interagire con l’uomo rispondendo a domande ed eseguendo diverse azioni. 

Questi assistenti virtuali sono in grado di controllare altri dispositivi (purché compatibili). Basterà configurarli e associarli all’assistente, in maniera tale da poter chiedere a quest’ultimo di spegnerli/accenderli e attivare altre funzionalità.

Dunque, non solo musica, notizie/aggiornamenti, gestione calendario ed informazioni dal web ma anche controllo della smart home. Sia dall’app dell’assistente vocale in questione, sia con la voce.

domotica comandi vocali
Smart speaker e smart display – Fonte: voicebot.ai

Gli smart speaker sono arrivati in Italia solo nel 2018. I maggiori player sono Google ed Amazon. Il primo con i suoi speaker Google Home, Nest Hub e Nest Mini, che integrano Google Assistant. Il secondo con la linea Echo, che presenta al suo interno l’assistente Amazon Alexa

Inoltre, diversi speaker di terze parti possono integrare o uno o l’altro assistente (vedi Sonos One o Bose Home Speaker, per esempio). 

Come creare una casa domotica con Google Home / Nest

Se possiedi un Google Home o uno speaker che si appoggia a Google Assistant e vuoi creare una casa domotica controllabile da questa interfaccia, la prima cosa che dovrai fare è munirti di dispositivi compatibili con quest’ultimo. 

Generalmente, i dispositivi smart compatibili recano sulla confezione o nella descrizione prodotto il logo “Works with the Google Assistant“. 

domotica comandi vocali gogole home
Google Home, uno speaker della linea di Google/Nest

Una volta acquistati, dovrai configurarli ed associarli al tuo speaker tramite l’app Google Home. A questo punto, dovrai solo chiedere a Google di controllarlo: “OK Google, spegni la luce” e così via.

Per maggiori informazioni sulla domotica con Google Home clicca qui.

Come rendere la casa domotica con Alexa 

Come per Google Home, anche in questo caso, dovrai prima possedere uno speaker Echo o un dispositivo che integra Alexa. In seguito, acquistare prodotti che recano la scritta “Works with Alexa“.

domotica comandi vocali alexa
Amazon Echo Show 5. Con gli smart display, potrai anche controllare telecamere, videocitofoni e baby monitor

Dopo aver configurato i dispositivi compatibili, sarà necessario scaricare la skill nell’app di Alexa e associarli. Potrai dunque impartire i comandi vocale “Alexa, imposta il termostato a 25° in camera da letto”. 

Per una panoramica completa, leggi la guida alla domotica con Alexa e dispositivi compatibili.

Domotica: le domande più frequenti

Cos’è la domotica?

Con domotica ci si riferisce allo studio e all’applicazione di tecnologie mirate a migliorare la qualità della vita, il comfort e l’efficienza della casa.

Perché usare la domotica?

La domotica porta innegabili vantaggi in termini di risparmio energetico ed economico, comodità e sicurezza.

Come creare una casa domotica?

Per una casa domotica al 100% è necessaria l’installazione da parte di un professionista di un impianto domotico che verrà collegato agli impianti esistenti della casa (elettrico, termico, idraulico, ecc.). Se si vuole iniziare a piccoli passi, si può considerare la domotica fai da te low-cost, o meglio smart home, basata interamente sull’IoT.

Quanto costa la domotica?

I prezzi della domotica variano in base alle proprie esigenze, al livello di personalizzazione e complessità richieste e alla grandezza della casa. Un impianto domotico per una casa di 70m2 costa circa 7000€. La domotica fai da te (smart home) ha un costo di qualche centinaia di euro.

Qual è la differenza tra domotica e smart home?

La domotica si riferisce alla gestione automatizzata delle funzioni della casa, che comprende elementi come la gestione della luce, della temperatura e della sicurezza. Per creare un impianto domotico sono necessari l’aiuto di professionisti esperti e lavori strutturali, dato che si tratta di un sistema cablato e altamente personalizzabile. In alternativa, la smart home offre un’esperienza di automazione domestica fai-da-te, utilizzando tecnologie wireless per aumentare l’efficienza e la comodità della casa. Basato sull’Internet delle cose (IoT), è un sistema senza fili, flessibile e ideale per le esigenze non troppo complesse, a prezzi accessibili.

Guida alla domotica: conclusioni

Abbiamo visto che la domotica è una tecnologia che mira a migliorare la qualità della vita, il comfort e l’efficienza della casa attraverso l’automazione e il controllo degli impianti esistenti della casa. Ci sono numerosi vantaggi, tra cui risparmio energetico ed economico, comodità e sicurezza. Possiamo dire che esistono due tipi di domotica. Da una parte troviamo quella che definiamo “professionale”, che richiede l’installazione da parte di un professionista di un impianto domotico collegato agli impianti esistenti della casa ed ha un costo più elevato. Dall’altra parte, troviamo quella che possiamo chiamare domotica fai-da-te o smart home, basata sull’IoT, meno complessa nella sua installazione e configurazione, senza fili e più economica. In entrambi i casi, gli utenti possono scegliere di iniziare con piccoli passi e ampliare successivamente il sistema in base alle proprie esigenze.