Google Home è arrivato in Italia. Ma cos’è Google Home e perché è destinato, assieme ai suoi rivali marchiati Amazon ed Apple, a diventare un must have dei nostri salotti? Scopriamolo insieme, analizzandone nel dettaglio caratteristiche e funzionalità.
[wpsm_update date=”17.11.2019″ label=”Aggiornamento”]Vuoi scoprire di più sulla linea di smart speaker di Big G?
Leggi le recensioni complete aggiornate:
- Recensione Google Home
- Recensione Google Home Mini
- Recensione Nest Mini (versione successiva di GH Mini)
- Recensione Nest Hub
[/wpsm_update]
Che cos’è Google Home e perchè tanto interesse?
Innanzitutto, la prima domanda che viene da farsi è cos’è Google Home, o più in generale, cos’è uno smart speaker e perché acquistarne uno? Uno smart speaker per la casa è un dispositivo connesso che, dotato di intelligenza artificiale, sotto forma di assistente vocale, può rispondere ai nostri comandi vocali, fornendoci informazioni o compiendo vere e proprie operazioni collegandosi ad altri servizi e/o dispositivi. Per capirne di più leggi anche “Smart speaker per la casa: cosa sono e a cosa servono”.
Inutile immaginare i vantaggi che l’utilizzo di uno smart speaker può comportare nelle attività di tutti giorni: potremo chiedere al nostro assistente digitale di spegnere la luce, di riprodurre la nostra playlist preferita, di inserire un promemoria nel nostro calendario, di fornirci informazioni sul meteo o sul traffico… il tutto mentre ce ne restiamo comodamente sul divano. Ma analizziamo nel dettaglio il dispositivo made in casa Google.
Indice:
Google Home: un’introduzione
Al momento, nel mercato anglofono, i maggiori player nel campo degli smart speaker per la casa sono senza dubbio i big tech statunitensi: Amazon con la sua linea Echo e vero e proprio pioniere del settore, Google con la sua linea Google Home ed Apple con il suo neonato Apple HomePod. Tuttavia, non mancano, e né mancheranno, altre offerte, dato il crescente interesse.
Google Home è stato lanciato in US nel novembre 2016, 2 anni dopo il lancio del rivale Amazon Echo. Si tratta di uno speaker WiFi integrato con l’assistente vocale Google Assistant, già presente in lingua italiana nella maggior parte dei nostri smartphone. Questo permette al nostro speaker di essere “smart”, e di svolgere, dunque una duplice funzione. Se da un lato, sarà il nostro assistente vocale personale, eseguendo per esempio delle ricerche sul web per noi, dall’altro, potrà attuare da vero e proprio hub (o centro di controllo) per la smart home. Quindi, Google Home sarà in grado di controllare, dietro comando vocale, una rosa di servizi, elettrodomestici e sistemi che utilizziamo quotidianamente. Il livello di comfort che ne deriva è indiscutibilmente alto.
Com’è fatto Google Home
La versione “classica”, Google Home, è attualmente in vendita al prezzo di €149 e si presenta come un elegante speaker ideato per integrarsi perfettamente con qualsiasi tipo di ambiente ed arredamento. Con una forma che ricorda vagamente un diffusore di aromi e simpaticamente arrotondata, presenta un design minimal e dimensioni contenute (14,2cm di altezza x 9.6cm di diametro). Inoltre, almeno per il momento in US, è possibile personalizzare la base, scegliendo tra diversi colori: gli amanti del design potranno acquistare più di una base (al costo di circa $20). Proprio a sottolineare l’importanza della voce e la riduzione di qualsiasi sforzo, il dispositivo non presenta alcun bottone, se non quello posteriore per disattivare l’assistente vocale ed attivare la modalità mute. Nella parte superiore, è presente un display touch e luci LED che informano l’utente sull’attività stessa dello speaker (in ascolto, richiesta in elaborazione, etc.).
Al suo interno è dotato di un altoparlante a lunga escursione con driver affiancato da due radiatori passivi, che permette una riproduzione audio discreta. In aggiunta, Google Home permette il cosiddetto multiroom, essendo totalmente integrabile con altri Google Home e con gli altri dispositivi della linea (Home Mini & Home Max).
Differenze Google Home, Google Home Mini e Google Home Max
Nel 2017, come il suo competitor Amazon, Google ha allargato la famiglia dei dispositivi Google Home, così da poter coprire differenti fasce di prezzo. Da una parte ha lanciato il fratello minore Google Home Mini, diretta risposta all’Amazon Echo Dot. Dalla parte high-end, ha invece proposto Google Home Max, che promette di essere la versione Google “built for the sound”. Tutto questo con la promessa di raggiungere la qualità audio e i livelli del brand Sonos.
Mentre il cuore di tutti e tre questi smart speaker è abitato da Google Assistant, design e caratteristiche tecniche ne definiscono le differenze più sostanziali.
Cos’è Google Home Mini
Google Home Mini, come lo stesso nome suggerisce, si presenta come un dispositivo dalle piccole dimensioni, con un driver da 40mm. È disponibile in tre colori: corallo, grigio chiaro e grigio carbone. Sotto la tela dell’altoparlante, presenta le 4 luci che si accendono quando lo speaker è in ascolto. Discreto e collocabile in qualsiasi angolo della casa, si presta sia come ottimo complemento multi-room dello stesso Google Home, sia come stand-alone smart speaker. In sostanza, presenta le stesse identiche funzionalità di Google Home, senza però fornire la stessa qualità audio, soprattutto a causa delle dimensioni ridotte dello speaker.
Se vuoi quindi utilizzare il tuo smart speaker prevalentemente per ascoltare musica, Google Home Mini, acquistato singolarmente, non è l’opzione che fa al caso tuo. Invece, se vuoi approfittare di tutti i vantaggi dell’assistenza vocale in casa, senza troppe pretese sulla qualità audio, è sicuramente un articolo degno di nota. Il prezzo piuttosto accessibile è sicuramente un fattore da considerare.
Cos’è Google Home Max
Google Home Max è la versione premium del classico Google Home, al momento disponibile solo in US e diretto rivale del nuovo Apple HomePod. Come le altre versioni, permette di godere a 360° delle comodità offerte dall’intelligenza di Google Assistant e di controllare facilmente tutti i dispositivi compatibili. Tuttavia, grazie a una sapiente e voluta combinazione di hardware e software, è in grado di offrire un’esperienza audio superlativa, che giustifica l’elevato prezzo ($399). Dotato di 2 woofer da 114mm e 2 tweeter da 18mm, ha tutte le carte per diventare il prossimo must-have degli amanti della musica. Infatto, farà felice chi desidera nella propria casa un vero e proprio impianto HiFi e qualità audio impeccabile anche a volumi elevati. Inoltre, grazie alla tecnologia Smart Sound, come HomePod, il suo speaker riesce ad adattare il suono in base alla stanza, alla posizione e all’ambiente in cui si trova.
In termini di design, Google Home Max si presenta come una cassa rettangolare con angoli smussati che può essere posizionata sia orizzontalmente che verticalmente. Disponibile nei colori bianco e nero, nella parte frontale presenta le 4 luci, posizionate sotto la tela dell’altoparlante, come nella versione Mini.
Come funziona Google Home, cosa si può fare e perché acquistarlo
Ora che abbiamo chiarito i tuoi dubbi riguardo cos’è Google Home, vediamo come funziona e se vale la pena acquistare questo speaker. Innanzitutto, data l’integrazione con Google Assistant, Google Home ti permetterà di utilizzare tutte quelle funzioni basiche che l’assistente vocale offre già su altri dispositivi come smartphone. Tuttavia, il nostro smart speaker potrà fare molto di più, interagendo con l’intero ecosistema di servizi ed articoli di cui usufruiamo quotidianamente. Proprio questo ecosistema di prodotti e servizi è ciò che dovrebbe guidarci nella scelta dello smart speaker. In questo caso, la domanda da porsi è se utilizziamo più prodotti che interagiscono con Google o con Amazon?
Per attivare il nostro assistente digitale, basterà pronunciare le parole magiche ‘OK Google’ e, una volta accertati che sia in ascolto, proseguire con la nostra richiesta. I comandi vocali che possiamo formulare possono essere raggruppati principalmente in tre aree.
Ricevere informazioni ed eseguire ricerche nel web
Possiamo chiedere al nostro altoparlante intelligente qualsiasi tipo di informazioni, comprese quelle real-time come meteo, traffico, risultati di partite, campionati, etc. Allo stesso modo, possiamo chiedergli di eseguire ricerche sul web per noi (“OK, Google, cos’è Google Home?”), fissare promemoria in calendario ed interagire con altri servizi Google (Gmail).
La ricerca in rete, la fluidità di conversazione, l’intelligenza e l’utilità complessiva dell’assistente vocale, sono i punti forza di Google Home rispetto al rivale Amazon Echo. Infatti, Google Assistant ha una marcia in più, consentendo un dialogo più naturale e contestuale, effettuando le ricerche in maniera più efficace. Non poteva essere altrimenti, data l’esperienza ventennale di Google nella ricerca nel web.
Streaming di musica e video
Trattandosi di un vero e proprio speaker, una funzione fondamentale riguarda l’intrattenimento. Possiamo utilizzare Google Home per riprodurre musica direttamente dai servizi compatibili, come Spotify e Google Play Music, oppure utilizzando Google Chromecast. Se in possesso di altri dispositivi Google Home o Google Home Mini, possiamo trasmettere la musica anche da questi ultimi. Questo, ovviamente garantisce un’esperienza musicale a tutto tondo. Oltre alla musica, possiamo comodamente chiedere al nostro assistente di riprodurre i nostri video, serie TV e film preferiti direttamente da Youtube e servizi di streaming come Netflix.
Hub per la Smart Home
Alla domanda “CosEssenziale è poi la funzione di Google Home come hub per la smart home. Attraverso l’app di Google Home, è possibile, non solo settare sveglie, stilare la lista della spesa o la to-do-list, ma anche utilizzare lo smart speaker per controllare i dispositivi intelligenti della nostra casa. Luci ed interruttori, telecamere di sicurezza, serrature, porte e grandi e piccoli elettrodomestici.
Grazie alle partnership con altri brand e al lavoro di sviluppatori esterni per espandere le cosiddette actions o azioni (competenze/abilità) di Google Home, la lista andrà sempre più ampliandosi. Dunque, le actions, non si limitano all’ambiente domestico: potremmo così ordinare cibo d’asporto, prenotare un hotel e così via. Come se non bastasse, è possibile creare delle abilità completamente personalizzate grazie alla compatibilità con IFTTT (acronimo di if this than that). IFTTT è un servizio che consente app e dispositivi di comunicare tra loro e creare delle catene di condizioni dette applet (se accade questo, allora fai accadere quello) e formulare così delle ricette personali.
Nel campo della domotica, la rosa dei brand e dispositivi compatibili è al momento significativa: TP-Link, Wemo, D-link, Philips Hue, Philips e Lifx. Questi sono solo alcuni dei marchi integrabili con Google Assistant. Consulta l’intera lista qui.
Conclusione
In questo articolo abbiamo scoperto cos’è Google Home, come funziona e il vasto spettro di azioni eseguibili. Non sappiamo come si evolveranno nel tempo le sue partnership e le sue abilità e quando entreranno in gioco competitor come Amazon. Senza alcun dubbio, si tratta di un gadget destinato a rivoluzionare la vita di tutti giorni, facilitando ogni tipo di attività e offrendo i vantaggi di una casa realmente connessa. Dalla ricerca sul web allo streaming di musica e video, dall’accensione delle luci al regolamento del termostato, dallo shopping alla vera e propria assistenza personale con calendari, sveglie e informazioni sul traffico.
[wpmoneyclick id=7245 /]
[wpmoneyclick id=14732 /]
[wpmoneyclick id=9518 /]
[wpmoneyclick id=7212 /]
Hai domande o vuoi restare aggiornato sul mondo della domotica? Entra a far parte della nostra community Facebook Domotica & Smart Home