Entra nel mondo affascinante della realtà virtuale con la nostra guida ai migliori visori VR 2024, dispositivi che ti permettono di esplorare il metaverso (e non solo) senza mai lasciare casa.
In questo articolo, analizziamo le caratteristiche tecniche, i prezzi e le prestazioni dei visori per la realtà virtuale più avanzati per aiutarti a fare la scelta giusta. Il metaverso è in rapida espansione e l’utilizzo dei visori VR sta diventando sempre più popolare. Dalla formazione professionale al gaming, queste tecnologie rivoluzionano il nostro modo di interagire con il mondo digitale.
Indice:
- Migliori visori VR 2024: confronto e recensioni
- Visori VR: come funzionano e come usarli
- Come scegliere un visore per la realtà virtuale
- Quanto costa un visore VR?
- Qual’è la differenza tra realtà aumentata e realtà virtuale?
- Classifica dei top 10 visori più venduti
- Domande frequenti sui visori
- Guida all’acquisto del miglior visore VR: conclusioni
Migliori visori VR 2024: confronto e recensioni
Qui sotto la lista dei migliori visori VR di Novembre 2024:
- Meta Oculus Quest 2
- HTC VR Vive Flow
- Pico 4
- HP Reverb G2
- Valve Index
- Samsung Gear VR
- PSVR e PSVR2
I migliori visori VR standalone
Il futuro dei visori per la realtà virtuale è sicuramente da ricercare in questa categoria. I visori VR standalone pensati per un utilizzo più dinamico legato sia al mondo dei social network, alle applicazioni professionali e al gaming.
L’azienda americana Oculus, acquisita dal gruppo Facebook nel 2014, è la regina incontrastata di questo segmento. Grazie al recentissimo visore VR Oculus Quest 2, unico modello standalone senza fili sul mercato, e al precedente Oculus Rift S ha rapidamente conquistato il mercato dei visori VR multi applicazione. Con questi visori per la realtà aumentata è infatti possibile godere di esperienze molto differenti tra loro: gaming, social, concerti, meetings.. tutto è possibile utilizzando i visori VR Oculus.
Il primato di Oculus non sembra però destinato a durare a lungo. Altri brand come HTC e Valve Software si stanno affacciando su questo mercato con visori VR davvero interessanti. Vedremo insieme i modelli proposti da queste aziende, alla ricerca del miglior visore VR standalone.
Oculus Quest 2: il miglior modello standalone
Oculus Quest 2 è il più recente visore VR prodotto dall’azienda americana. A differenza della gran parte dei visori realtà virtuale in commercio, questo modello è pienamente utilizzabile senza l’ausilio di un PC al quale connetterlo.
Totalmente wireless, il visore VR Oculus Quest 2 è dotato di processore interno Qualcomm Snapdragon XR2, ben 6 GB di RAM e sistema operativo autonomo. Queste caratteristiche ti consentiranno di accedere alla realtà virtuale senza che sia necessario collegare un dispositivo esterno.
La risoluzione video è tra le più elevate del segmento, con ben 1832×1920 pixel per occhio. L’esperienza in realtà virtuale inoltre è fluida e sicura, grazie alle 4 telecamere che tracciano un’area esterna di sicurezza e avvisano l’utilizzatore al superamento del limite di tale area.
L’audio posizionale cinematografico 3D ti permetterà di godere di un’esperienza audio realistica, riproducendo i suoni nello spazio così come sarebbero udibili in un ambiente reale.
Le esperienze vivibili in realtà aumentata utilizzando questo visore VR sono molte: dal gaming ai social network, fino ad arrivare al fitness e alla visione di concerti live. Il catalogo offerto da Meta Quest è davvero ricco di contenuti, al momento quasi totalmente disponibili in lingua inglese.
Interessantissime le funzionalità offerte da Horizon Workrooms, una vera e propria sala riunioni virtuale dove poter organizzare riunioni di lavoro, proiettare slide e contenuti e interagire con il proprio PC esattamente come se fossimo alla nostra scrivania.
Per saperne di più, scopri la nostra esperienza nella recensione Oculus Quest 2.
Occhiali VR HTC Vive Flow
L’azienda taiwanese HTC ha recentemente lanciato sul mercato i suoi occhiali per realtà virtuale Vive Flow. Già, occhiali VR e non visori. Questo perché sia la forma che l’indossabilità di questi dispositivi, con soli 189 g di peso, è pensata per aprire le porte a una nuova generazione di visori VR portatili.
Le prestazioni grafiche di questi visori realtà virtuale non sono particolarmente degne di nota, sacrificate dal brand produttore a favore del comfort e della leggerezza. Da apprezzare, però, la possibilità di regolare le diottrie degli schermi (fino a -6), eliminando quindi l’esigenza di indossare gli occhiali in caso di difetti visivi dell’utilizzatore.
Per quanto il visore Vive Flow di HTC sia totalmente wireless, occorre comunque utilizzarlo collegato a una fonte di alimentazione esterna mediante il cavo USB type C in dotazione. Inoltre, il funzionamento standalone è garantito solo collegando il visore VR a uno smartphone Android.
L’applicazione VIVE consentirà non solo il pairing del visore VR allo smartphone, ma anche la possibilità di navigare all’interno dei menù dello shop Viveport, sul quale è possibile selezionare le esperienze di realtà virtuale vivibili indossando questi occhiali VR.
Insomma, nel complesso, considerato il prezzo elevato e le prestazioni generali di questo visore realtà aumentata, non riteniamo sia un prodotto in grado di fare concorrenza a Oculus in questo momento. Chissà però che non sia il primo modello di una nuova generazione di visori VR portatili per non rinunciare alle esperienze VR ovunque lo si desideri.
Pico 4: l’alternativa a Meta Oculus Quest
l Pico 4 è un visore VR standalone di fascia media che si pone come valida alternativa ai dispositivi più noti sul mercato come il sopracitato Oculus Quest 2.. Prodotta dalla Pico Interactive, questa soluzione di realtà virtuale è stata progettata per offrire un’esperienza immersiva di alta qualità, senza la necessità di utilizzare un PC o una console.
Dotato di un display LCD da 5,5 pollici con risoluzione di 2560×1440 pixel e un FOV (Field of View) di 105 gradi, il Pico 4 offre un’ottima nitidezza e un ampio campo visivo per un’esperienza visiva coinvolgente. Il visore è alimentato da un processore Qualcomm XR2 e dispone di 128 GB di memoria interna, assicurando prestazioni elevate e una notevole capacità di archiviazione.
Il Pico 4 è inoltre dotato di un sistema di tracciamento a 6 gradi di libertà (6DoF), che permette agli utenti di muoversi liberamente nello spazio virtuale e di interagire con l’ambiente in modo più naturale. Grazie al suo design ergonomico e leggero, il visore assicura un comfort prolungato anche durante sessioni di gioco più lunghe. La compatibilità con diverse piattaforme e applicazioni VR ne fa un dispositivo versatile, adatto sia all’intrattenimento che all’uso professionale.
Oculus Rift S: il visore VR PC che ha rivoluzionato la realtà virtuale
Restiamo in casa Oculus per questo visore visore VR per PC, papà del più recente Oculus Quest 2.
Questo visore realtà virtuale funziona solo connesso a un PC mediante cavo DisplayPort da 5 metri in dotazione (se non sai cosa sia quest’ultimo, ti invitiamo a leggere il nostro approfondimento HDMI vs Displayport). I requisiti raccomandati del PC richiesti dal produttore, affinché il visore VR funzioni correttamente, sono i seguenti:
- Sistema operativo Windows 10 o superiore;
- Connessione a internet;
- Scheda video NVIDIA GTX 970 o AMD Radeon R9290/RX480 o superiori;
- CPU Intel I5-4590/AMD Ryzen 5 1500X o superiori;
- Memoria RAM 8GB+;
- Uscita video DisplayPort 1.2 o Mini DisplayPort (adattatore fornito in dotazione);
- 1 x Porta USB 3.0.
I requisiti grafici richiesti non sono proprio appannaggio di tutti, ma dobbiamo considerare che questo visore VR, oggi sostituito dal nuovo Quest 2, è stato lanciato sul mercato per rispondere alla richiesta di un mercato di nicchia, perlopiù composto da appassionati di grafica e giochi in realtà virtuale.
L’installazione è veloce e semplice, grazie alla configurabilità plug & play. Su Oculus Store, inoltre, sono disponibili già moltissime esperienze di gioco, intrattenimento, fitness e social per utilizzare sin da subito il visore VR in semplicità.
Il cavo in dotazione, lungo ben 5 metri, e le 5 camere integrate nel visore consentono di predisporre l’area di utilizzo facilmente e in sicurezza, grazie all’efficiente sistema di segnalazione Pass-through.
Successivamente all’uscita di Oculus Quest 2, Oculus Rift S è acquistabile unicamente su Amazon. Scelta del produttore per continuare a rendere disponibile questo modello agli appassionati di questa tecnologia. Riteniamo però che, considerato il prezzo e le prestazioni, attualmente sia decisamente meglio acquistare il nuovo Quest 2.
I migliori visori VR per PC
I visori VR per PC sono dispositivi che consentono agli utenti di vivere un’esperienza di gioco o di realtà virtuale completamente immersiva attraverso il proprio computer.
Questi dispositivi sono dotati di schermi ad alta definizione, sensori di movimento e cuffie integrate, il che consente di percepire un’esperienza a 360 gradi e di interagire con il mondo virtuale.
I visori VR per PC sono spesso considerati la scelta migliore per gli appassionati di giochi e di esperienze virtuali ad alta intensità, poiché offrono una maggiore qualità grafica e un’esperienza di gioco più coinvolgente rispetto ad altri dispositivi come i visori smartphone o le console di gioco.
HP Reverb G2: il visore VR per PC con la risoluzione video migliore
Gli HP Reverb G2 sono i visori realtà aumentata più costosi della nostra comparativa. Ma vale la pena spendere oltre 800 euro per acquistarli? Se si è alla ricerca del visore VR con le migliori prestazioni grafiche la risposta è “assolutamente sì, il prezzo è giustificato dall’elevata risoluzione video”.
Non esistono, infatti, in commercio visori VR in grado di raggiungere le prestazioni di questi HP Reverb 2: la risoluzione è di 2160×2160 pixel per singolo occhio con una frequenza di aggiornamento di ben 90 Hz.
Il visore si collega al PC mediante cavo DisplayPort da 6 metri, o in alternativa mini DisplayPort grazie al pratico adattatore fornito in dotazione. Questo visore VR è abbastanza complesso da configurare, trattandosi di un prodotto destinato a un mercato professionale, i settaggi iniziali sono molti e pensati per garantire il perfetto abbinamento con il PC al quale vengono collegati.
Insomma, questo visore VR è perfetto per gamer esperti, grafici e sviluppatori che necessitano della massima risoluzione possibile per un esperienza grafica al top. Forse eccessivo per un utilizzo in ambito ludico e professionale al di fuori dell’ambiente grafico.
Valve Index: il visore realtà aumentata per PC
Chiudiamo la nostra comparativa ai migliori visori realtà aumentata per PC e standalone valutando questo Valve Index, modello difficile da reperire sul mercato italiano ma che sta spopolando in tutto il mondo, facendo tremare le certezze di Oculus con i suoi Quest 2.
Il modello attuale si collega con cavo 3 in 1 da 5 metri alle porte DisplayPort e USB 3.0 del PC, ma numerosi rumors annunciano, entro la fine del 2022, l’uscita di Valve Index 2, che sarà wireless e utilizzabile anche in modalità standalone.
La risoluzione degli schermi non è elevatissima, 1440×1600 pixel/occhio, ma a fare la differenza su questo visore VR è l’utilizzo di pannelli IPS (quindi più luminosi e brillanti), l’angolo di visuale ampio di ben 130° (al posto dei classici 100/110°) e la frequenza di aggiornamento dei frame, fissata a 90 Hz elevabili fino a 144 Hz utilizzando la modalità sperimentale.
Il comparto audio è anch’esso di tutto rispetto. Il visore VR è infatti dotato di altoparlanti per il suono ambientale e 2 microfoni integrati con riduzione eco e rumore.
Il prezzo di acquisto è di ben 539 euro per il solo visore, i controller mani sono acquistabili separatamente o in bundle aggiungendo circa 100 euro all’investimento.
Quali sono i migliori VR per smartphone e iPhone?
Se si è alla ricerca di una soluzione più economica per avvicinarsi al mondo della realtà virtuale, i visori VR per smartphone sono la soluzione. Si tratta infatti di dispositivi all’interno dei quali è possibile inserire il proprio telefono e riprodurre sullo schermo di quest’ultimo contenuti realizzati appositamente per la visione mediante il visore VR.
In questa guida all’acquisto ti mostreremo le caratteristiche dei due più noti visori realtà virtuale per smartphone: il Samsung Gear VR e il chiacchieratissimo Google Cardboard.
Samsung Gear VR: l’opzione ideale per chi ha Galaxy
I visori Samsung VR sono una valida opzione per i possessori di uno smartphone della nota casa sud-coreana che desiderano avvicinarsi al mondo della realtà virtuale.
Utilizzarli è davvero semplice: sarà sufficiente inserire il proprio telefono nell’alloggiamento dedicato e collegarlo ai visori Samsung. Successivamente potrai interagire grazie ai comandi esterni per la gestione del volume e lo scroll touch dei contenuti.
Progettati in collaborazione con Oculus, con questi visori Samsung avrai la possibilità di accedere ai contenuti di Oculus Store, attualmente il più fornito negozio virtuale al mondo. Samsung ha comunque lanciato anche uno store proprietario, al quale potrai facilmente accedere con un account Samsung attivo.
Il comfort di questi visori Samsung VR è un po’ sacrificato. Il peso del solo visore, senza smartphone, è di ben 375 g e la mancanza di una fascia “a caschetto” per il sostegno del peso fa sì che il visore VR scivoli spesso e causi fastidio alla parte alta dell’orecchio.
Nel complesso però riteniamo sia un buon investimento, considerato il prezzo attuale di soli 135 euro e l’ampia disponibilità di contenuti grazie alla partnership con Oculus.
Visori cardboard: di cosa si tratta e come funziona Google Cardboard
Presentati nel 2014 dall’azienda californiana, i Google Cardboard sono dei visori VR prodotti in cartone, all’interno dei quali è possibile installare un qualsiasi smartphone.
Grazie all’omonima applicazione, è possibile riprodurre contenuti sullo schermo dello smartphone simulando la proiezione degli stessi su due lenti distinte. Il visore Google Cardboard, pretagliato per seguire la forma delle lenti riprodotte sullo schermo, ti permetterà indossandolo di vedere questi contenuti in realtà virtuale.
Si basano su una tecnologia davvero semplice e l’esperienza VR offerta non è poi così male. Inoltre sono acquistabili su Amazon a soli 19 euro a coppia. Una spesa bassissima se paragonata ai visori VR in commercio, anche se ovviamente stiamo parlando di un prodotto molto diverso.
Essendo costruiti in cartone riciclabile, non sono particolarmente resistenti e adatti ad un utilizzo intenso. Inoltre, non hanno alcuna integrazione audio quindi occorre utilizzarli riproducendo il suono dalle casse dello smartphone o utilizzando delle cuffie auricolari.
Nel complesso sono più adatti ad un uso ludico. I Google Cardboard sono inoltre perfetti per fare un regalo originale o come gadget aziendale per mostrare ai propri clienti contenuti promozionali in realtà aumentata. Per saperne di più, visita il sito ufficiale qui.
Il miglior visore realtà virtuale per console: PS4 VR
Acquistabile singolarmente o in bundle con la console, il visore per la realtà virtuale Sony PS4 VR è il migliore visore VR per console in commercio.
Dotato di una risoluzione full HD da 1920×1080 pixel/occhio e una frequenza di aggiornamento di 90 Hz aumentabile a 120 Hz con i giochi che la supportano, offre un’esperienza di realtà virtuale davvero fluida e immersiva.
Questo PS4 visore 3D si utilizza collegandolo via cavo alla console, e necessita di PlayStation camera per funzionare in sicurezza, dal momento che non è dotato di camere integrate per il tracking dell’area di gioco.
I controller mani sono acquistabili separatamente, ma non sono sempre necessari in quanto, gran parte dei giochi VR disponibili a catalogo, richiedono l’uso combinato del joypad.
Ho avuto occasione di provarli e devo dire che fanno davvero il loro dovere, la sensazione è quella di essere immersi nella realtà virtuale in maniera credibile. Grande assente su questi visori PS4 è un sistema di sicurezza PassThrogh efficace per evitare di farsi male durante le sessioni di gioco.
Utile anche la modalità cinema 2D che permette di vedere film e contenuti sugli occhiali virtuali PS4 come al cinema.
PS VR2
Da poco lanciato sul mercato, si tratta della nuova versione del VR per PlayStation. l PSVR 2 offre una risoluzione molto più elevata grazie ai suoi display OLED con una risoluzione combinata di 4000 x 2040 pixel (2000 x 2040 per occhio), garantendo una migliore qualità dell’immagine.
Il campo visivo (FOV) è leggermente più ampio, passando da 100 a 110 gradi, offrendo un’esperienza più immersiva. Il tasso di aggiornamento raggiunge fino a 120 Hz, permettendo un gameplay più fluido e senza interruzioni. Una delle novità più importanti del PSVR 2 è l’introduzione dell’eye-tracking, che migliora notevolmente l’esperienza utente grazie al monitoraggio del movimento degli occhi e al rendering ottimizzato.
Inoltre, il PSVR 2 include cuffie integrate per un audio 3D posizionale, che contribuisce a rendere l’esperienza più coinvolgente.
I nuovi controller Sense del PSVR 2 offrono un tracking più accurato e funzionalità di feedback aptico e resistenza dei grilletti simili al controller DualSense di PlayStation 5. Questi controller migliorano l’interazione e l’immersione nei giochi VR. Infine, il design del PSVR 2 è stato aggiornato per essere più ergonomico e confortevole, con una migliore distribuzione del peso e un sistema di regolazione migliorato.
Inoltre, il PSVR 2 è progettato per funzionare con la console PlayStation 5 (PS5) e utilizza un singolo cavo USB-C per la connessione, semplificando la configurazione rispetto al modello originale.
Visori VR: come funzionano e come usarli
Usare i visori VR è piuttosto semplice. E’ sufficiente, infatti, indossare il visore e avviare un contenuto in realtà virtuale scegliendolo dalla libreria dello shop del produttore del visore per realtà aumentata.
In base alla tipologia di visore saranno diverse, invece, le procedure da seguire per l’installazione del visore VR.
Per i visori VR PC sarà necessario verificare i requisiti tecnici del PC al quale si desidera collegare il visore per realtà virtuale (a tal riguardo, consulta anche la nostra guida ai migliori PC da gaming e quella ai migliori ultrabook). Successivamente si dovrà installare il software e i driver del visore e procedere alla configurazione di quest’ultimo.
Se invece hai acquistato un visore VR smartphone, dovrai installare l’app del visore sul telefono e configurare il dispositivo seguendone le indicazioni. Per i visori VR che prevedono l’inserimento dello smartphone nel corpo frontale, come i visori Samsung VR o i Google CardBoard, dovrai collegare il telefono correttamente al visore, verificandone preventivamente la compatibilità.
Cos’è il metaverso?
Ultimamente si parla solo di metaverso. Ma sappiamo realmente cos’è il metaverso e a cosa servirà?
In linea teorica il metaverso è un ambiente di realtà virtuale o aumentata, dove è possibile interagire con altre persone o con contenuti a distanza, godendo di un’esperienza visiva interattiva e a 360°.
Quella a cui stiamo assistendo, oggi nel 2022, è la nascita di più metaversi, ognuno sviluppato da società distinte e con scopi di utilizzo differenti. Abbiamo Meta e il suo metaverso social, già disponibile per i possessori di visori Oculus e compatibili con Oculus Store. Esiste poi il metaverso professionale di Microsoft, che con il suo Mesh Teams si propone di portare il suo pubblico nella realtà virtuale per partecipare a riunioni, tenere corsi, organizzare meetings, etc…
Il mondo gaming, invece, viaggia nel metaverso già da tempo. I giochi multiplayer online sono stati gli apriporta di questa nuova frontiera, oggi spesso disponibili per essere giocati anche in realtà virtuale.
Insomma, i visori VR diventeranno presto accessori di vita quotidiana, al pari degli smartphone di oggi. Basti pensare che attualmente tendiamo a passare circa 2/3 ore al giorno davanti allo schermo del nostro telefono, e la possibilità di vivere un’esperienza più immersiva nel metaverso spingerà sicuramente una bella fetta di popolazione ad avvicinarsi a questa tecnologia.
Le applicazioni professionali del metaverso: Microsoft Mesh Teams
Per quanto il metaverso sia sulla bocca di tutti per le sue applicazioni social e gaming, una delle più importanti rivoluzioni che ci aspettiamo da questa nuova modalità di interagire a distanza è proprio legata alla sfera professionale.
La pandemia ha portato nella vita di molte persone lo smartworking e ha fatto prendere consapevolezza alle aziende che il lavoro a distanza migliora la redditività e il benessere dei propri collaboratori. Le riunioni a distanza, però, continuano ad essere un grande scoglio soprattutto quando coinvolgono molte persone. Con Microsoft Mesh Teams è possibile avere a disposizione una vera e propria sala riunioni virtuale, nella quale incontrarsi virtualmente con i colleghi, proiettare contenuti e interagire al pari di una riunione in presenza.
Attualmente è possibile accedere ai servizi di Mesh Teams utilizzando un avatar. Ma la nota software house americana ha già annunciato l’introduzione di una modalità olografica per il futuro.
E’ possibile utilizzare Mesh Teams sia con i visori VR che partecipando alle riunioni utilizzando smartphone, tablet o PC. Insomma, da apprezzare la versatilità di questo strumento che si propone di essere utilizzato anche da un pubblico più scettico nei confronti della realtà virtuale.
Cos’è Windows Mixed Reality?
La realtà mista si basa sull’interazione dell’ambiente reale con la realtà virtuale. Microsoft, attraverso il lancio dei suoi Microsoft HoloLens, si propone di portare i suoi utilizzatori in una realtà virtuale che non preveda un isolamento totale dalla realtà “reale”.
In pratica, gli HoloLens, proiettano ologrammi in realtà virtuale ma, grazie alla trasparenza delle sue lenti, l’ambiente esterno continua ad essere presente agli occhi di chi li indossa.
Si tratta di una tecnologia che, ad oggi, ha già trovato larga applicazione in ambito progettazione 3D, grazie all’applicazione dedicata Microsoft HoloStudio.
La Windows Mixed Reality non è ancora appannaggio di tutti. L’azienda americana, infatti, sta puntando attualmente al solo mercato business per la sua diffusione. Gli occhiali realtà mista di Microsoft HoloLens 2 hanno, di fatto, un prezzo di partenza elevato. Circa 3500 dollari per l’acquisto dei soli occhiali e applicazioni unicamente dedicate al mondo professionale.
Horizon Workrooms: il metaverso professionale di Oculus
L’applicazione Horizon Workrooms, scaricabile da Oculus Store, è la risposta di Meta all’esigenza di rendere le riunioni di lavoro più immersive grazie alla realtà virtuale.
E’ possibile, infatti, creare una stanza virtuale nella quale svolgere riunioni o tenere corsi, proiettando contenuti su uno schermo e interagendo con la tastiera del proprio PC grazie alle telecamere posizionate sui visori VR Oculus.
Meta non vuole fermarsi nel detenere il primato sui metaversi social, quindi, introducendo questa utilissima applicazione dedicata proprio al mondo professionale.
Come scegliere un visore per la realtà virtuale
Per scegliere il miglior visore VR, è importante considerare diversi fattori. Qui sotto trovi i più importanti
Tipologia e scopo d’uso
Infine, bisogna considerare la tipologia e lo scopo d’uso del visore VR. Esistono visori VR dedicati a specifiche esigenze, come quelli pensati per i videogiochi o quelli utilizzati per simulazioni professionali. È quindi fondamentale valutare il proprio scopo d’uso per scegliere il visore più adatto alle proprie esigenze.
Quanti tipi di VR esistono?
Il mercato dei visori VR non è particolarmente vasto al momento, ciò nonostante esistono diverse tipologie di visori per la realtà virtuale pensate per utilizzi differenti.
Possiamo riassumere i visori VR in quattro macro-categorie:
- Visori VR standalone: sono visori 3D totalmente autonomi, dotati quindi di un proprio sistema operativo e di una memoria interna. Non è necessario collegarli a un dispositivo esterno per utilizzarli (come PC, console e smartphone) e al momento sono appannaggio della sola azienda americana Oculus, di proprietà di Meta (ex Facebook).
- Visori VR PC: questa tipologia di visori per la realtà virtuale funzionano unicamente collegati a un PC, come se fossero una sorta di monitor indossabile. Al momento tutti i modelli in commercio si collegano via cavo e richiedono specifiche tecniche del PC abbastanza elevate.
- Visori VR per console: questi visori realtà aumentata dedicati al mondo gaming sono progettati per funzionare esclusivamente collegati a una console di gioco. Al momento PlayStation regna incontrastata questo segmento, come potremo vedere più avanti nella recensione del PS4 VR.
- Visori VR smartphone: non sono dei veri e propri visori, infatti si tratta di dispositivi all’interno dei quali è necessario posizionare uno smartphone per poter vedere i contenuti. Se desideri acquistare un visore VR economico rappresentano la scelta migliore, perché il costo di questi visori VR è davvero molto contenuto.
Compatibilità con il dispositivo di gioco
Prima di acquistare un visore VR, è fondamentale verificare che sia compatibile con il dispositivo di gioco che si intende utilizzare, come il PC, la console o lo smartphone. Alcuni visori VR richiedono specifici requisiti di sistema per funzionare correttamente, come una determinata potenza di elaborazione grafica o una particolare connessione video. Verificare la compatibilità del visore con il proprio dispositivo di gioco evita di acquistare un prodotto incompatibile o che non riesce a sfruttare appieno le potenzialità del visore.
Specifiche tecniche
Le specifiche tecniche del visore VR sono un altro fattore da considerare. La risoluzione dello schermo, la frequenza di aggiornamento e la distanza interpupillare sono tutti elementi importanti per garantire la migliore esperienza di gioco possibile. Inoltre, bisogna verificare la compatibilità del visore con le lenti correttive, nel caso si abbia bisogno di occhiali per vedere chiaramente.
Comodità di utilizzo
La comodità di utilizzo è un fattore importante soprattutto per sessioni di gioco prolungate. È fondamentale scegliere un visore VR con cuscinetti morbidi e traspiranti per evitare fastidi e irritazioni, una cinghia regolabile per una maggiore stabilità e un design ergonomico per evitare pesi eccessivi sulla testa.
Qualità audio
La qualità audio del visore VR è un altro elemento da considerare per un’esperienza di gioco più coinvolgente. Alcuni visori integrano altoparlanti, ma è sempre possibile utilizzare delle cuffie esterne per un’esperienza sonora più dettagliata e immersiva.
Software compatibile
Verificare la compatibilità del visore con le piattaforme di gioco e le applicazioni preferite è importante per garantire la massima compatibilità e una fluidità di gioco ottimale. Alcuni visori VR funzionano solo con determinati software, quindi è necessario valutare attentamente questa caratteristica prima di effettuare un acquisto.
Quanto costa un visore VR?
I visori VR sono diventati molto popolari negli ultimi anni, grazie alle loro incredibili funzionalità che ti consentono di immergerti completamente in un mondo virtuale. Molti potrebbero chiedersi quanto costa un visore VR, e la risposta dipende dal modello e dal marchio che si sceglie.
Esistono diverse opzioni sul mercato, ma in generale, i prezzi possono variare da meno di 100 euro fino a superare i 1000€. I visori VR di fascia bassa, come il Google Cardboard, possono costare solo qualche euro, ma le funzionalità sono limitate.
I visori VR di fascia media, come l’Oculus Quest 2, possono costare tra i 300 e i 400 euro, offrendo una migliore qualità di immagine e di esperienza. I visori VR di fascia alta, come il Valve Index, possono costare fino a 1000 euro, ma offrono una qualità di immagine ancora più elevata e un’esperienza di gioco ancora più immersiva. In si
Qual’è la differenza tra realtà aumentata e realtà virtuale?
La realtà aumentata si basa sulla sovrapposizione di elementi grafici digitali a un’immagine reale. Ti basti pensare alla famosissima applicazione per smartphone PokemonGo, che ha fatto da apriporta alla realtà aumentata in ambito gaming.
La realtà virtuale, invece, è la proiezione di un ambiente digitale completo, virtuale per l’appunto. Tutti gli oggetti, le ambientazioni, i soggetti sono virtuali ed è godibile unicamente utilizzando i visori VR.
Esiste poi la realtà mista, o mixed reality, che si basa sulla proiezione olografica di oggetti/soggetti reali all’interno di un ambiente reale.
Come funzionano gli smart glasses?
Gli smart glasses basano il proprio funzionamento sulla realtà aumentata a differenza dei visori VR che, come dice il nome stesso, sono dispositivi per la realtà virtuale.
In pratica, sulle lenti degli smart glasses, vengono proiettati contenuti che non impediscono a chi li indossa di continuare a vedere l’ambiente circostante.
Si tratta di una tecnologia ancora acerba, e i modelli disponibili sul mercato non sono molti e con funzioni diverse, ma se hai voglia di saperne di più ti invitiamo a leggere la nostra guida all’acquisto dei migliori modelli di smart glasses del momento.
Classifica dei top 10 visori più venduti
Non sai quale visore VR scegliere? Lasciati guidare da cosa stanno comprando gli altri utenti: qui sotto trovi la classifica aggiornata in tempo reale dei top 10 visori VT più venduti su Amazon:
Domande frequenti sui visori
Con un visore VR, si può immergersi in esperienze virtuali, giocare a videogiochi immersivi, guardare film a 360 gradi, esplorare mondi virtuali e interagire con altre persone in ambienti 3D.
I visori VR variano notevolmente di prezzo, in base alla qualità e alle funzionalità offerte. In generale, il costo varia da 50€ per modelli entry-level a oltre 1000€ per dispositivi professionali. Per la maggior parte degli utenti, un visore di fascia media tra 300€ e 600€ offre un buon equilibrio tra prezzo e prestazioni.
Ci sono principalmente due tipi di visori VR: standalone e collegati al PC/console. I visori standalone sono dispositivi indipendenti che non richiedono alcun hardware aggiuntivo, mentre i visori collegati al PC/console necessitano di un computer o una console di gioco per funzionare.
a scelta del visore VR dipende dalle tue esigenze e dal budget a disposizione. Per un’esperienza VR di alta qualità senza dover collegarsi a un PC, Oculus Quest 2 è una scelta popolare. Per chi cerca la migliore esperienza VR collegata al PC, il Valve Index e l’HP Reverb G2 sono tra i migliori sul mercato. Leggi. la nostra guida per m
Per ottenere un’esperienza VR fluida e immersiva con un visore collegato al PC, è necessario un computer con specifiche abbastanza elevate, come una scheda grafica recente e un processore veloce. Verifica le specifiche minime richieste dal visore scelto per assicurarti che il tuo PC sia compatibile.
Guida all’acquisto del miglior visore VR: conclusioni
In conclusione, scegliere il visore VR giusto può fare la differenza nell’esperienza del metaverso e nel modo in cui interagiamo con il mondo digitale. Abbiamo esaminato i migliori visori VR disponibili sul mercato, valutando caratteristiche tecniche, prestazioni e prezzi per facilitare la tua decisione. Ricorda che la realtà virtuale è in continua evoluzione, e l’investimento in un visore VR di qualità ti permetterà di sfruttare al meglio le opportunità offerte da questo straordinario universo digitale. Buon divertimento nel tuo viaggio nel metaverso con il tuo nuovo visore VR!